Arrivano i Nonni Vigilantes ossia servizio vigilanza e sorveglianza svolto da anziani in pensione al fine di rispondere al problema della sicurezza nelle scuole e valorizzare chi vuole ancora lavorare.
Fra i programmi di lavoro di utilità sociale degli ultimi anni, merita sicuramente di essere citato un piano nazionale di sicurezza davvero singolare che ha coinvolto gli over 65 in pensione e disoccupati. Il programma, presentato da 5 proposte di legge presentate da Pdl, Pd, Udc e Lega, ha previsto l’impiego dei “nonni” per svolgere funzioni di vigilanza e sicurezza presso scuole, musei, biblioteche comunali e parchi pubblici, oltre che svolgere servizio di assistenza domiciliare per disabili.
Le figure in questione sono dei veri e propri nonni vigilantes, dotati di tutta la strumentazione necessaria (pettorina di riconoscimento, fascia al braccio, paletta e walkie-talkie collegati alle centrali della polizia municipale) e di tutte le tutele previste dalla legge (assicurazione contro gli infortuni e per la responsabilità civile verso terzi). L’ingresso dei nonni vigilantes nel nostro paese, oltre che rispondere alla domanda di sicurezza con particolare riferimento alle scuole, è soprattutto un programma di utilità sociale: tra il 2015 e il 2035, come quanto rilevato dalle ultime proiezioni Eurostat, vi saranno soltanto 2 persone in età lavorativa per ogni persona di età superiore a 65 anni ed addirittura si prevede che nel 2045 gli ultrasessantacinquenni costituiranno il 30% della popolazione, mentre gli ultraottantenni il 12%. Di fronte a questo scenario futuro, l’aumento delle aspettative di vita ha fatto si che tale categoria suddetta possa essere finalmente vista come un’importante risorsa da considerarsi, quindi, pienamente attiva sia sul lato sociale che lavorativo.
Per essere un nonno vigilantes è necessario un certificato in cui il Servizio Sanitario Nazionale attesti la condizione di buona salute (fisica e mentale); successivamente bisognerà scaricare la domanda di partecipazione al bando presso il sito web del Comune di appartenenza e consegnarla (in base ai termini prefissati) presso gli uffici dell’amministrazione, unita alla fotocopia del documento d’ identità.
Titolo preferenziale per diventare nonno vigilantes, l’essere stati appartenenti alle forze dell’ordine o comunque aver svolto servizi di sicurezza affini (bodyguards, detective eccetera).
Sotto il profilo renumerativo, le prestazioni sono da intendersi come prestazioni sociali senza fini di lucro (anche se i comuni a propria discrezione possono prevedere dei rimborsi spese). L’impiego dei nonni vigilantes, infine, ha già permesso e consentirà maggiormente in futuro, l’impiego dei vigili urbani ad altri scopi di viabilità finora “trascurati” o comunque verso cui è necessario un maggiore impiego delle forze dell’ordine: un atto di reciproca solidarietà, quindi, a tutti gli effetti che si traduce in un dovere di solidarietà verso la terza età ed in un’ottimizzazione delle risorse adibite a garantire la sicurezza nel nostro paese.