Lo sviluppo di internet e dei programmi informatici innovativi che hanno facilitato e migliorato le attività di differenti imprese di sicurezza, hanno portato senza dubbio ad uno sviluppo rivoluzionario in molti settori ma se queste migliorie sono state tanto beneficiose, allo stesso modo l'uso che ne fanno determinati hackers può pregiudicare in maniera pericolosa sia il singolo utente che l'impresa.
Questo è quello che è successo recentemente all'impresa Symantec la quale aiuta sia organizzazioni che consumatori proteggendo e amministrando sia i dati delle proprie attività, come determinate statistiche, sia tutto ciò che è relazionato con l'impresa di cui si occupano.
L'azione effettuata da un gruppo di hackers, i quali si fanno chiamare "Lords of Dharmaraja", ha lasciato allo scoperto il codice di fonte di due dei più importanti prodotti di Symantec destinati a salvaguardare e proteggere i dati dei suoi utenti. Il codice di fonte di un determinato programma informatico è un insieme di linee di testo che descrivono quali devono essere le istruzioni precise affinché un computer possa eseguire un programma, perciò si tratta di una descrizione completa delle caratteristiche e del funzionamento.
Questo gruppo di hackers ha messo in dubbio l'efficacia e la sicurezza che offriva l'impresa Symantec. I prodotti che sono stati coinvolti sono Symantec Endpoint Protection 11.0 e Antivirus 10.2, entrambi orientati principalmente alle imprese.
L'allarme è stato così grande che si è scoperto che l'informazione si è potuta ottenere da un server indiano e inoltre si è pensato che si sia trattato di un avanzato sistema di spionaggio per controllare il governo. Questa situazione ha obbligato numerose compagnie, che si dedicano ad attività simili a quelle di Symantec, ad una rigorosa ispezione dei propri prodotti.
Questo sfortunato avvenimento colloca Symantec in una situazione molto delicata rispetto alla sua posizione di impresa leader nel salvaguardare la privacy e la sicurezza delle imprese.