Si aprono nuove prospettive per gli agenti di sicurezza privata. L’universo della vigilanza privata s’intreccia sempre di più con quello della sicurezza pubblica. I comuni e le prefetture cercano soluzioni e collaborazioni per offrire una maggiore sicurezza alle comunità di riferimento.
Il 15 settembre 2011 è stato firmato il Protocollo d’Intesa “Mille occhi sulla città” presso la prefettura di Roma, un accordo che vede coinvolti come attori principali Roma Capitale, la prefettura e gli istituti di sicurezza privata della città.
Questo protocollo è un’implementazione dell’accordo firmato nel febbraio 2010 dal Ministro dell’Interno Roberto Maroni ha siglato con un protocollo d’intesa con Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e le associazioni che rappresentano gli istituti di vigilanza privata, il cosiddetto progetto nazionale della “sicurezza complementare”.
Secondo questo accordo gli agenti di sicurezza privati collaboreranno con le forze dell’ordine, dislocandosi sul territorio, in zone più o meno a rischio, per controllare e segnalare tutte quelle attività, fatti, movimenti, persone che si presentano sospetti o pericolosi. Gli agenti si apposteranno nelle zone in cui vi è una maggiore richiesta di sicurezza, nelle vicinanze di ospedali, discoteche e grandi aziende. Non svolgeranno un ruolo d’intervento armato ma segnaleranno soltanto le situazioni più sospette.
Le città italiane si attrezzano per proteggere la sicurezza dei cittadini e in alcuni casi interi comuni vengono blindati. Questo è il caso di PIEVE DI CORIANO, un comune di poco più di 1000 abitanti in provincia di Mantova, dove il sindaco ha proposto un piano di sicurezza antifurto a tutta la cittadinanza, al costo di 1 euro al giorno. Come? Le famiglie potranno acquistare sistemi antifurto a prezzi agevolati per un periodo di 5 anni al termine del quale il sistema può essere riscattato o restituito all’agenzia di sicurezza. Questa esigenza nasce dai ripetuti furti perpetrati a partire dal 2006 presso le case mantovane, che hanno minato la sensazione di sicurezza dei cittadini. Come misura complementare, le famiglie potranno contribuire con una piccola somma di 3,5 euro l'anno per aumentare il numero e la frequenza delle ronde notturne.
Mentre vengono tagliati i fondi per la polizia e per la sicurezza pubblica, si ricorre ad accordi con gli istituti di vigilanza privata ed escamotage per offrire più sicurezza ai cittadini.
Foto: GPS Agency